martedì 30 marzo 2010

Ecco alcune immagini...

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http://yfrog.com/3mp1010433lj
http://yfrog.com/4pp1010344cj
http://yfrog.com/0zp1010327jj

sabato 27 marzo 2010

Tequila, sal y lemon

Vi ho anticipato qualche giorno fa che in Messico sarebbe probabilmente stata una bella giornata.
Non mi sbagliavo, ecco a grandi linee cos'è successo.
Le premesse non erano delle migliori: la nave arriva con 1 ora circa di ritardo, alle 10, al porto di Cozumel e noi ci troviamo a dover fronteggiare una folla di passeggeri (giustamente) scontenti. Molto ottimo. Dopo varie vicissutudini riusciamo ad attraccare e inizia la partenza delle escursioni. I passeggeri escono praticamente tutti insieme (non erano pochi) e a me viene affidato un gruppo di circa 200 persone da scortare indenne fino al traghetto per Playa del Carmen. Mi destreggio bene tra gli imprevisti, sembro essere baciato dal dono delle lingue straniere e riesco a placare gli animi di Crucchi, Galli, Bretoni e americani panzoni nonchè degli italiani che sono sempre i peggiori. Finito l'ingrato compito mi precipito a dare man forte i miei colleghi intenti a indrizzare tutti gli altri passeggeri alle rispettive guide e bus. Vengo incaricato di gestire la raccolta dei biglietti, quindi via di corsa avanti e indietro per tutto il porto a cercare i dipendenti delle varie agenzie locali, messicani dediti per lo più a siesta e tequila. Non senza difficoltà svolgo a pieno la mansione e torno al molo della nave. Mi rendo conto che i miei colleghi sono stati impeccabili e ormai il più è fatto. Gestiamo gli ultimi gruppetti di passeggeri che scendono dalla nave con perizia e ci prepariamo tutti a goderci il resto della giornata al sole di Playa Mia quando veniamo raggiunti da una pessima notizia: anche il Comandante con altri ufficiali si recherà alla stessa spiaggia perciò per noi sarebbe impossibile passare inosservati. Ovviamente quest'escursione privata sarebbe un favore personale che l'agenzia fa alla nostra manager. Non dobbiamo renderla pubblica in altre parole.
Dopo tutto il lavoraccio fatto fino a quel momento, Ilaria (la manager) decide che andiamo comunque perchè ce lo siamo meritato e in caso di problemi si sarebbe inventata qualche scusa. Rinvigoriti, aspettiamo gli ultimi ritardatari impegnati a bordo e saliamo sul mini van, direzione Playa Mia. Ci cambiamo in viaggio e iniziamo a prepararci psicologicamente.
Arrivato allo stabilimento sono felice come un bimbo. Spiaggia fantastica, sole e mare limpido. Inoltre i proprietari dell'agenzia (che chiamerò Luis e Pedro perchè ho dimenticato i nomi) ci accompagnano al nostro tavolo riservato al ristorante, davvero molto ottimo. Si comincia con specialità messicane a base di tortillas, salse, quesadillas e cerveza. A panza già quasi piena si presenta il nostro cameriere, Audon, che ci dice che quello è solo l'inizio. Ancora molto più ottimo direi! Allora daje de manzo, pollo, insalate di gamberi, ancora cerveza e il primo (sì, il primo) giro di tequila, sale e limone). Durante tutto il pasto continuano a portarci bibite a volontà e ripetuti giri di tequila. E' facile immaginare che il clima è molto allegro e pieno di risate, un pò per l'alcool un pò perchè ci divertiamo davvero. Io resisto stoicamente ai liquori e continuo a mangiare quanto più posso. Come ultima portata arriva una deliziosa torta alla crema e Pedro ci dice che la tradizione locale vuole che si dia un morso al dolce prima di mangiarlo; tutti concordano perchè sia Ilaria ad avere l'onore e ovviamente si ritrova con mezza faccia ricoperta di crema. COme prevedibile è l'inizio di una furiosa guerra di cibo che culmina con l'ultimo giro di tequila. Davide (l'unico uomo dell'ufficio oltre a me) però vuole provare la tequila mescal, quella con il bruco dentro e convince anche il sottoscritto ad assaggiarla facendo leva sul fatto che nella vita bisogna provare tutto e poi i messicani si offenderebbero. Nonostante i miei tentativi di resistenza (pare vero) mi unisco a lui cimentandomi in questa esperienza. Devo dire che non è affatto male anche se masticare il vermetto mi ha fatto un pò schifo all'inizio. Finito il lauto pasto ci spostiamo sulla spiaggia. Sono convinto che appena entrato in acqua andrò a picco, come un sasso, invece la tequila sembra affinare le mie doti natatorie e galleggio, come uno stronzo. Ci divertiamo come pupi saltando su un tappeto elastico gonfiabile e scalando un iceberg, sempre gonfiabile. Spossati dai giochi acquatici ci andiamo a stendere al sole e in questo lasso di tempo ci portano 3 giri di piña colada, come se non bastasse. Ubriachi come scimmie, stanchi ma contenti riprendiano la macchina per tornare alla nave accompagnati dai nostri amici messicani, ci attendono ben 2 ore di ufficio. Facciamo quel che possiamo per non far notare ai security che non ci reggiamo in piedi, io evito di parlare con qualsiasi cosa che assomigli a un essere umano ma purtroppo mi vedo costretto ad affrontare un'ultima prova: la mia chiave non funziona quindi devo recarmi al Crew Office per farmela sistemare. Faccio leva su tutta la mia forza di spirito e riesco nel mio intento. Torno in cabina e mi faccio una doccia rigenerante.
Svolgo il mio lavoro con zelo (che è n'amico mio) e riesco anche a vendere più degli altri nonostante la mia fiatella assasina. Alle 8 faccio ritorno in cabina e mi lascio morire sul letto.
Una giornata intensa conclusa col sorriso.
Oggi come, come ogni sabato, finisce una crociera e ne inizia un'altra. La cosa differente è che mi sono svegliato alle 5 per rifare l'I95 (documento necessario per poter scendere nei porti americani) perchè queste teste di cazzo non sanno come rompere i coglioni. Scusate i ripetuti francesismi ma voi non sapete quanto li sto odiando.

Bella pettutti ma soprattutto bella pemmè!

mercoledì 24 marzo 2010

Mettiamo le mano avanti (l'errore è voluto eh)

Eccomi qui di ritorno da un'escursione in Honduras.
Ho scoperto con stupore che l'isola di Roatan (in Honduras appunto) faceva parte dell'impero britannico, come altre isole di questa nazione, per questo i nativi del posto parlano correntemente inglese e ripudiano lo spagnolo. Non si finisce mai di imparare!
Vorrei informare mia madre che sto facendo incetta di calamite. Se continuo di questo passo però mi servirà un'altra valigia solo per loro. Me ne ha chieste 2 per ogni posto ma forse non si è resa conto di quanti luoghi visiterò da qui alla fine del contratto. Quindi, mamma, non rompere e accontentati di quelle che ti porterò!
Inoltre già so che le mie sorelline bramano un sacco di regali. Non pensateci nemmeno. Quando (e se) troverò qualcosa di adatto a voi ve lo comprerò, altrimenti nada. Non posso stare a spendere tutti sti soldi, non ho nemmeno preso il primo stipendio! Tra l'altro non ho nemmeno tempo per girare nei negozi, qui si lavora! Mica passo il tempo a pettinare le bambole.
Finita la mia apologia vi informo che domani sarò di nuovo in Messico ergo dovrei recuperare il mio cellulare, ameno che non se lo siano venduto per sfamare una famiglia di 7 persone per 2 mesi. Vedremo. Poi voci di corridoio asseriscono che la manager abbia intenzione di portare tutto l'ufficio in escursione privata a Playa Mia (una spiaggia stupenda) perciò prevedo una mezza giornata di relax totale e sbornia collettiva grazie a piña colada e mojito. Ci vorrebbe proprio! Incrociamo le dita.
La vita sulla nave prosegue senza intoppi o quasi.
Un bacio a tutti e bella pevvoi!

lunedì 22 marzo 2010

Sepolto tra amore e lavoro

Vi prego di perdonare la mia assenza ma in questi giorni non ho mai avuto un momento libero.
Dall'inizio della nuova crociera siamo stati super impegnati, dalla mattina alla sera. A fine giornata preferisco andare a prendere qualcosa da bere al crew bar invece di rimanere in ufficio. Anche (e soprattutto) perchè mi sono innamorato. Ebbene sì. Un numero di volte compreso tra le 15 e le 25, non ricordo esattamente. Principalmente mi innamoro di ballerine o animatrici sudamericane ma non ho uno standard.
Apparte gli scherzi, inizio a fare amicizia con molte persone ed è rilassante ritrovarsi al bar la sera a chiaccherare con persone totalmente differenti da me.
Oggi siamo in navigazione e riesco ad avere un attimo di pausa e mi dedico un pò a voi, miei cari lettori!
Ieri sono passato per la seconda volta dalle Bahamas. Un posto del cazzo. Non c'è nulla e il mare è ghiacciato, mortacci loro. Però per principio ho fatto snorkeling anche lì, devo poter dire di aver fatto il bagno in tutti i mari da cui passerò. Il problema sorgerà nei fiordi scandinavi, lì so cazzi (come direbbe il saggio). Domani invece di ritorno alle Isole Cayman che vincono bene e mi aspetta un altro pranzetto dal Señor Frog, sperando che ci siano ancora dei rimasugli dello sping break...
Come alcuni di voi sapranno, finiti i Caraibi ci sposteremo nel nord america. Molto ottimo, mi aspettano anche 4 giorni di overnight a New York (di fila) però c'è un contro. Dobbiamo prepararci tutte le informazioni sui porti nuovi e le escursioni. E' un lavoraccio, davvero. Inoltre mi hanno incaricato di preparare uno slide show con immagini di internet e, successivamente, con le foto che farò io. Mi sto rendendo conto che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Troppa gente si è accorta che so mejo io!
Ora vi lascio, mi tocca studiare la città di Newport nel Rhode Island.
Vi terrò aggiornati con i miei amori e le mie fatiche!

Bella pevvoi ma soprattutto bella pemmè!

p.s. un saluti particolare a tutti coloro con cui non ho parlato in ts sabato!

martedì 16 marzo 2010

Conflitto diplomatico sventato

Gira una leggenda metropolitana secondo la quale un caffè seguito da una sigaretta dopo mangiato ti facciano andare immediatamente di corpo.
Ora, probabilmente è così. Io però vi suggerisco un metodo decisamente più efficace.
Recatevi a St. Thomas, Isole Vergini, e ordinate vicino al porto un panino al granchio (crab sandwich); dopo di che andate al crew bar di una nave della Costa Crociere e chiedete un caffè espresso. Fatto? Ok, ora passerete dalle 2 alle 3 ore seduti sul cesso a imprecare contro gli dèi in preda a spasmi intestinali.
Il lato positivo è che sono stato in escursione a St. Thomas. Per la prima volta in traduzione tra l'altro, per un manipolo di italici. Diciamo che l'inglese delle Isole Vergini non è quello canonico, quindi ho avuto il mio bel da fare. Per fortuna mi sono preparato ieri sera con materiale trovato su internet. Ho avuto modo anche di visitare il castello del grande pirata Teach, meglio noto come Barbanera. Dopo questa full immersion di pirati vorrei che qualcuno trovasse un link per poter leggere online i capitoli di One Piece, ho tanta voglia di vedere come sta poseguendo. Grazie in anticipo!
La giornata di oggi non è stata tutta rose e fiori però. Al momento dello sbarco la polizia locale non voleva farmi scendere perchè l'iter per cambiare il nome a una nazione è molto lungo. Ho gentilmente fatto loro capire che sarei stato tranquillo, non avrei creato una crisi diplomatica insomma. Dopo qualche trattativa e dopo aver nascosto tutte le donne indigene, sono finalmente sceso. E' una vita dura!
Inoltre sono felice di annunciarvi che oggi sono tronato a duciare. Sì miei cari amici, ho duciato una guida turistica locale. Era un americano che vive qui da anni, l'ho duciato sottovoce ma è comunque un inizio. Non temete, non diventerò comunista! Giammai!

Domani mi attende una tappa a Portorico. Qualora dovessi tornare a casa vuoto, chiedete spiegazioni a chi ne sa più di me su questi fenomeni.
Bella pevvoi ma soprattutto bella pemmè!

lunedì 15 marzo 2010

Sdighete sdaghete

Como potrete evincere dal titolo del post, sono appena stato in palestra. Gli altri erano a pranzo o a cazzeggiare sulla nave...e invece tu fratello!
Quaranta minuti di attività fisica sono davvero ottimi, soprattutto se pensate che praticamente sto facendo la dieta visto che mangio di base riso e carne.
La cucina della nave lascia un pò a desiderare finora. Anche cibi "da festa" come pizza e patatine fritte fanno alquanto schifo. Vorrà dire che diventerò una branda, altro che Gatto (il quale ho visto con piacere che è riuscito a scrivere sul blog, sei mejo te).

Ora vorrei parlarvi un pò delle nazionalità presenti tra l'equipaggio. A bordo c'è un pò di tutto, dalla Jamaica all'Inghilterra, dal Brasile alla Russia; la maggior parte delle persone però è asiatica, diciamo un 40% buono. Questa situazione me gusta assai, mi ritrovo al crew bar a parlare con persone totalmente diverse tra loro, come cultura, come modi e linguisticamente. Ieri sera però sono stato assalito da un pensiero orrendo. Tra le signorine asiatiche (filippine, cambogiane, cinesi, etc etc) ci sono dei soggetti davvero inguardabili. Si trovano donne baffute, con un sopracciglio, coi denti storti, con gli occhi strabici. Beh, mi sono chiesto "cosa farebbe il Moro al mio posto?"... la risposta purtroppo è scontata. E un brivido di disgusto mi ha percorso la schiena. Al mio ritorno mi attiverò affinchè il Moro si disintossichi.

Poi ho un'altra curiosità: Piggi come sta? E' ancora vivo? L'hanno arrestato? Più o meno so qualcosa di tutti ma lui mi preoccupa particolarmente. Per favore, fatemi sapere.

Vado a dedicarmi un pò al cazzeggio prima del turno pomeridiano.
Bella pevvoi ma soprattutto bella pemmè!

domenica 14 marzo 2010

Uno strano mondo

Lunghi corridoi pieni di porte, pareti bianche ovunque, luci al neon. Dagli oblò e dalle finestre solo oceano, blu fino all'orizzonte. Ogni tanto spunta una nuvoletta ma nulla più. "E la nave va" con migliaia di persone a bordo. Molti sono in vacanza, a godersi le coccole della spa oppure a crogiolarsi sotto al sole; altri invece si svegliano la mattina per andare a lavorare. Tutto avviene in questo posto, piccolo ma grande al tempo stesso. Sono davvero strani i giorni di navigazione. O almeno lo sono per me, immerso come sono in un mondo del tutto avulso dai contesti canonici.

Nel frattempo vi annuncio che la prima crociera è terminata. Indolore oserei dire.
Ho imparato a trovare la strada per la mia cabina, inizio ad avere i miei piccoli gesti di quotidianeità, mi ricordo addirittura i nomi delle persone (ma solo perchè è scritto sul name tag eh). Questa settimana faremo i Caraibi Orientali, fermandoci alle Isole Vergini (le quali dovranno cambiare nome dopo il mio passaggio), a Portorico (dove mi svuoteranno come ha sempre sostenuto il Moro) e alle Bahamas (dove il rum vince bene). Tutto ciò dopo due (2) giorni di vavigazione. Che botta!
Ieri invece ho fatto un salto a Sawgrass, un centro commerciale enorme a Fort Lauderdale. Altro che Roma Est... Non sono riuscito a vederne nemmeno un terzo in due ore! Però ho comprato un orologio con sveglia incorporata per sopperire alla mancanza di un cellulare visto che il mio è rimasto in Messico :) Per fortuna sono diventato un grande amico delle guide turistiche locali che l'hanno già ritrovato e me lo restituiranno alla prossima tappa nella penisola dello Yucatan. Il mio amico Pedro mi ha chiamato sulla nave per dirmi che è tutto ok e che sono mejo io. Gli ho risposto che è regolare e che, anche se messicano, vince bene. Tutto apporno insomma.
Appena possibile uploaderò alcuni scatti fatti ai Caraibi dato che ieri non ho fatto in tempo. Almeno vedrete i posti orribili in cui mi tocca faticare dalla mattina alla sera hehe.
Scusatemi per non aver scritto in questi giorni ma arrivato a fine giornata ero sempre stanchissimo.
Ora vi saluto, bella pevvoi ma soprattutto bella pemmè!

p.s. Anche ieri al Crew Bar è stata messa Total Eclipse of the Heart cosa vorrà dire? Devo dedicare la mia vita al culto di Bonnie Tyler? Mozzo aiutami!

mercoledì 10 marzo 2010

Crisi di identità

Anche oggi grande giornata di sole ai Caraibi. Stavolta è stato il turno di una fantastica spiaggia di Roatan, Honduras. Dapprima relax sotto al sole poi snorkeling alla ricerca dei relitti di navi affondate tanto tempo fa (anche se ho scoperto che in realtà sono state messe lì apposta asd). Posto come al solito da paura, spiaggia paradisiaca e tutto perfetto. Ovviamente ho fatto un sacco di foto che però dal pc dell'ufficio non posso caricare, vedrò cosa riesco a fare all'arrivo a Miami. Tra l'altro ho fatto anche un book a un gruppetto di sciemmie che rubavano i bicchieri di birra ai turisti... Che spettacolo.
Sono davvero entusiasta di tutti i posti che sto vedendo!

Però sta sorgendo un pò di crisi. Sono da sempre abituato ad essere "il peruviano", come tutti sapete. Qui invece ci sono i veri peruviani, quelli nati in Perù, con la bandierina del Perù sul name tag. Io invece sono un semplice italiano (e nemmeno troppo); anzi ormai sono "il romano". Io. Mi schifano gli italici e mi schifano gli andini. Tra l'altro non sono l'unico meticcio, ce ne sono di tutti i tipi, anche italoperuviani. Insomma ho perso i miei tratti caratterizzanti e dovrò costruirmi una nuova vita da romano. Infatti accentuo molto questo fatto e je do giù de stereotipi e parlata romanesca. Vedemo che potemo da fa, tanto già tutti sanno che so mejo! Regolaris est...

Comunque un pensiero per chi sta a casa c'è sempre. Un abbraccio a tutti!

martedì 9 marzo 2010

Spring break, homie!

Giornata importante per il peruviano navigante: prima escursione a Grand Cayman, isola principale delle isole Cayman per l'appunto.
Giornata non del tutto "caraibica" a causa di qualche nuvola di troppo ma il bilancio è senz'altro positivo. Abbiamo iniziato con un bagno insieme alle mante nelle splendide acque di quest'isola, proseguendo poi con la visita di un'allevamento di tartarughe, Rum Cake House (ho assaggiato dei tipi di rum a dir poco ottimi) per finire all'Inferno. Sì, l'inferno. Perchè Hell è il nome di una distesa di rocce vulcaniche un tempo ricoperte dall'oceano e ora in secca. Non sto qui a sprecare tante parole sull'escursione, ho fatto tante foto che di certo sapranno raccontare al meglio la mia gita.
Innanzitutto oggi mi sono accorto sul serio di trovarmi ai Caraibi visto che dalla nave non si può proprio capire dove ci si trova; sono stato a contatto con la gente, ho dovuto parlare 5 lingue, ho conosciuto persone davvero interessanti. Tutto molto ottimo insomma!
Poi, alla fine di tutto, sono andato coi miei colleghi a pranzo da Señor Frog, una catena di ristoranti messicana che è diffusa in un pò tutti i Caraibi. Qui ho trovato una vagonata di ragazzi americani intenti a festeggiare lo Spring Break. Scene terribili. Sono sempre più convinto che siano un popolo del cazzo: tutti ubriachi con UNA (1) Corona, arati, devastati, uno stava fuori dal ristorante con la testa spaccata... Un branco di idioti.
Comunque, dentro al locale c'era la musica a palla e tutti bevevano e ballavano sui tavoli. Di fianco a noi c'era un ragazzo che faceva lo splendido dopo aver buttato giù a strappo 3 Corona. Rislutato: lui è stramazzato a terra e io mi sono fatto le foto con tutti i suoi amici (e amiche), solo perchè avevo bevuto 3 birre e un mojito accompagnate da un hamburger. Non riuscivano a crederci. Bah...
Tutto ciò mi ha fatto scoprire due cose interessanti. La prima è che questo lavoro mi piace, la seconda è che tutte le americane sbronze e carine viaggiano con altre compagnie. Brutta storia.
Domani seconda escursione in Honduras alla scoperta delle navi dei pirati affondate secoli fa.
Stay tuned e balla pevvoi!

lunedì 8 marzo 2010

Sballottato dalle onde

Sto prendendo una brutta piega. Mi sono ripromesso di non scrivere ogni giorno su sto blog perchè diventerebbe stancante e noioso, per voi e per me. Anche se è un modo di tenermi ben attaccato a casa. Finchè posso scriverò il più possibile, ad ogni modo cercherò di tenerlo vivo.

Oggi è un giorno intero di navigazione e il mare mi ha dato il primo schiaffo: un pò di nausea e mal di testa, forse complice il fuso orario non ancora del tutto smaltito. Mi sto riprendendo col passare delle ore però.
Stasera tra l'altro c'è la serata di gala quindi devo essere al meglio! Durante la pausa pranzo sono andato in palestra: decisamente da paura, con tutte le vetrate e il panorama dell'oceano mentre facevo la mia corsetta sul tapis roulant circondato da culi&tette. Rigenerante oserei dire.
Inoltre sono andato alla scoperta di alcune zone della nave ancora sconosciute, imbattendomi nello Squok Club (quello per i bambini) perciò ho dedicato un pensiero a...beh è inutile che ve lo dica, lo sapete già a chi ho pensato! Il primo che lo scive in un commento vince un euro.

Domani invece saremo alle isole Cayman in cui (teoricamente) dovrei fare la mia prima escursione, non vedo l'ora! Prevedo tanto sole, spiagge caraibiche e un numero smodato di fotografie. Appena possibile ve ne posterò qualcuna anche se è molto complicato a bordo.

Nei prossimi giorni vi dirò come sono i Caraibi visti dalla terra ferma.
Bella pettutti!

domenica 7 marzo 2010

Tempo di domande

Prima tappa della crociera: il colorato porto di Key West.
Quest'isola nell'estremo sud della Florida è caratterizzata dalla forte presenza della cultura cubana, che si riflette nell'architettura urbana e nei suoi abitanti. Inoltre è possibile ammirare fenomenali paesaggi naturali con flora e fauna unici al mondo.
Peccato che sti americani del cazzo non mi abbiano ancora rilasciato l'ID per poter entrare negli stati uniti quindi me ne sto in ufficio a osservare il mare. Mortacci de loro! Purtoppo il mio già vacillante rapporto con questo odioso popolo è destinato a peggiorare...
Intanto ieri ho superato indenne in primo giorno a bordo. Impatto duro ma tutto sommato accettabile. La mensa fa schifo, ciò comporta buone possibilità di diventare un cavallo come il mio idolo Geo. I colleghi sono tutti tranquilli (poi c'è Romix che è mejo lei) ma è presto per giudicare. La nave è davvero bella. La mia cabina un pò piccola ma sto da solo, quindi molto ottimo. Il lavoro è faticoso ma senza dubbio mi arricchirà visto che so mejo io.
Diciamo che un pò di domande sorgono spontanee... Riuscirò a resistere 4 mesi? Troverò una cinegra per far rosicare il moro? Il lavoro sarà appagante? Gatto sarà mai in grado di scrivere su un blog?
Tutte domande a cui nessuno può rispondere. Per il momento.
Comunque io sto bene e mi sento positivo.
Un abbraccio a tutti i miei affezionati lettori!

sabato 6 marzo 2010

Trepidante attesa

Stavo scrivendo dalla mia camera di hotel qui al Marriott ma purtroppo la batteria del laptop mi ha abbandonato. Quindi riprendo dalla hall, tra gente che colaziona amabilmente e sguatteri sudamericani (non lo so, comunque parlano spagnolo) che armeggiano con stoviglie e scope.
Tra l'altro hanno anche messo un po' di musica rilassante mentre alle mie spalle la CNN trasmette un documentario contro il razzismo...bah!
Tra un'ora e mezza circa verra' uno shuttle bus per portarmi al porto ma non e' questo cio' che attendo. La trepidante attesa riguarda la colazione americana in cui mangero' tutto alla faccia di Geo che mi ha promesso di "tornare" a essere un cavallo.
Ieri sono riuscito a fare un giretto per Miami insieme ai 3 ragazzi che imbarcano insieme a me. Ho chiesto delucidazioni sul lavoro e sulla vita di bordo; pare che il mio sia un impiego abbastanza faticoso e sottoretribuito se si considera quanto il tour office fa guadagnare alla nave. Ma sti gran cazzi, mi faro' 4 giorni di overnight a New York!
Apparte cio' Miami e' una citta' interessante. Cena da hooters (hehe) e passeggiata per Ocean Drive e in giro per Miami Beach (o bitch, che dir si voglia). Immagino che abbiate capito...
Carina senza dubbio ma del tutto diversa da San Francisco.
Inoltre vorrei citare un'altra volta Total Eclipse of the Heart che anche ieri sera e' tornata a farmi compagnia da Hooters, questa volta in versione dance.
Da oggi in poi non so come e quanto riusciro' a connettermi, penso una volta a settimana.
Ad ogni modo ci sentiamo rega'.
Bella pevvoi ma soprattutto bella pemme'!

Trepidante attesa

Sette meno un quarto. Mi ritrovo seduto nella mia camera dell'hotl Marriott in attesa di due cose: il mio fatidico primo imbarco e, soprattutto, della colazione americana!
Mangerò tutto alla faccia di Geo perchè so mejo io!
Ieri ho avuto modo di parlare coi ragazzi che si imbarcheranno domani a proposito del lavoro e della vita di bordo. Più o meno mi hanno dato un'infarinata generale ma devo viverla prima di capire di cosa si tratta... Vedremo!
Nel frattempo ho avuto modo di passare una serata a Miami, tra Hooters e Ocean Drive. Ho visto l'American Airlines Arena e tutto il centro... Se je la faccio caricherò anche le foto va.
A presto, non so quando riuscirò a scrivere di nuovo.

venerdì 5 marzo 2010

La sindrome del militare

Oggi ci ho pensato tanto, in fondo 12 ore di viaggio sono abbastanza per pensare a tutto ciò che si vuole.
Stamattina ho chiamato mia nonna e mi sono sentito un pò strano, ho percepito un pò il magone.
Visti da qui, 5 mesi sembrano una quantità di tempo spropositata. Ovviamente non è così, non parto per la guerra o per un viaggio interplanetario; 5 mesi voleranno per me come per chiunque altro leggerà queste righe. D'altronde la "sindrome del militare" colpisce sempre, anche in viaggi relativamente brevi come questo. Lacrime e pianti prima della partenza... da bravi italiani!

Comunque ora scrivo dalla hall dell'hotel Marriot di Miami. Viaggio tranquillerrimo, solo un pò noioso ma tra film, musica e computer alla fine è passato. Una nota di merito va alla sempreverde canzone di Bonnie Tyler Total Eclipse of The Heart che continua a regalarmi momenti di gioia anche dall'altra parte del mondo. Tra un pò visitina serale di Miami, così saprò dirvi qualcosa di più sulla città. Domani invece alle 8.30 mi portano al porto per l'inizio ufficiale di questa mia avventura.
Stay tuned!