giovedì 15 maggio 2014

Ignorance bliss

Il titolo tradotto in italiano significa "la beatitudine dell'ignoranza" o, come direbbe il saggio "beato te che non capisci un cazzo".
Ossia la sensazione che prova quotidianamente buona parte degli abitanti di questa nazione.
Negli ultimi giorni pare che gli ammerrigani meno acculturati abbiano sentito l'irrefrenabile istinto di condividere con me questa loro peculiarità.
Vi cito alcuni esempi, tenete a mente che più o meno il copione è lo stesso: sentono il mio accento, percepiscono la mia non americanità e daje de perle di saggezza.
Iniziamo dall'aereo. In fila per andare in bagno una signora "ah italiano! Nel mio primo viaggio in Italia ho visto solo il Partenone di Atene". E ce sei pure tornata signò?
Qualche giorno fa due cinerd (cinesi+nerd) mi si avvicinano per parlarmi della religione cattolica, io spiego loro che sono italiano e la conosco già allora il più sveglio "ah Italia, adoro Parigi!". Anche a me piace tanto Istanbul ma non vado in giro a dirlo agli scozzesi.
Alla fermata dell'autobus una signorona afroamericana ascolta la mia conversazione al telefono con mamma; quindi mi chiede la mia provenienza e rilancia "non so come facciate a sopportare Mussolini!" e io "forse intende Berlusconi", lei non ha idea di chi io stia parlando. Quindi le dico "ha ragione, dovrebbero impiccarlo".
Apprezzo la correttezza d'informazione, anche se con 70 anni di jet lag.
Un signore seduto di fianco a me in un ristorante in centro, spavaldamente mi chiede "sei italiano?" e io "sì! da cosa l'ha capito?" e lui, "sono un esperto del tuo paese, infatti proprio stasera ho una lezione di flamenco". Mi raccomando le nacchere.
Non sapendo bene come orientarmi a Chinatown, chiedo informazioni a una giovane e lei mi chiede delle mie origini; io le rispondo che vengo da Roma e lei "ma non sembri messicano!". Nemmeno lei sembrava una zucchina, eppure...
Ma il campione è lui. Un tipo che mi approccia sul BART (vi ricordo la gayezza della città di San Francisco):
Lui: "non ho potuto fare a meno di sentire il tuo fantastico accento, da dove vieni?"
Io: "Roma, Italia"
Lui: "ho sempre avuto una curiosità. Voi in Italia avete una democrazia o sottostate alla regina d'Inghilterra?"
Io ho sorriso e cambiato posto.
In fondo mi trovo un paese in cui solo il 30% della popolazione richiede il passaporto. Questo dato mi ha sempre fatto riflettere.
Il pensiero comune è che qui si trovi tutto e non ci sia bisogno di uscire da questi confini.
Non è però tutto da buttare, San Francisco in particolare è piena di persone open minded e consapevoli dei limiti dei propri connazionali.
Qualcosa mi dice che non faticherò a trovare altro materiale per intrattenervi.
Nel frattempo vi auguro delle ottime elezioni comunali/regionali/europee!
Bella pevvoi ma soprattutto bella pemmè!

giovedì 8 maggio 2014

Live from Babylon


Eccoci di nuovo qui amici. E' passata una settimana dal mio approdo oltreoceano e mi pare giunta l'ora di un aggiornamento.
Scusate l'attesa ma ho dovuto attendere il permesso di Genny 'a carogna.
La ricerca di un qualcosa da fare è appena iniziata. Sono solo i primi passi e questo è il momento ideale per il settore turistico, quindi bisogna avere fiducia.
Ma non voglio parlarvi di questo. Vorrei spendere
due parole circa il luogo in cui mi trovo: Babilonia.
Non dovrebbe essere una novità per me, lo so. Saranno stati gli anni passati a navigare di porto in porto, a bordo di gigantesche e metalliche zattere della Medusa oppure l'ultimo periodo nel paese di Pulcinella.
Fatto sta che la mia spigolosa opinione circa lo zio Sam si era smussata.
Era.
La sensazione è che ci sia ancora tanto da lavorare e che quelli che un tempo erano problemi, ora siano catastrofi sociali.
La California sembra mantenere uno status privilegiato all'interno del paese ma non è tutto oro quello che luccica.
Vi starete chiedendo, che bazzo ci sei andato a fare?! Ma no! Non è così degradante la situazione.
In fondo, esiste davvero Zion? Quali sono i posti in cui davvero si può vivere come in paradiso? Sicuramente esistono. Ma non sono così tanti.
Quindi me ne sto qui tranquillo, senza curarmi troppo di come vivono e pensano gli ammerrigani.
Il saggio dice: "brucia Babilonia quando brucia la mia cima". E tra California e Colorado avoja a brucià.....
Ad ogni modo un aspetto positivo c'è. E fa rima con legna.
Oppure, se siete polentoni, fa rima con ortica.
Insomma, ho le mie buone ragioni per sfruttare al massimo il tempo che passerò qui.
Inoltre lo charme italico, nonostante TUTTO, rimane un plus per i gringos. Diciamo che se sei mejo te e sei italiano, godi ancora di buona considerazione!
E il bello è che pensano che io sia italiano! hahahahahaha
Stolti ammerrigani. Se solo sapessero che sono arrivato su un gommone.

Prossimamente aggiornamenti fotografici (sapete che sono un perfezionista a riguardo) e anche qualche aneddoto sulla movida cui ho partecipato e parteciperò (principalmente ho ballato salsa, lol).
Stateve accuort' e bella pevvoi.
Ma soprattutto bella pemmè!