lunedì 14 giugno 2010

Addio Horse Project

Ebbene sì. Posso affermare quasi con certezza che il Progetto Cavallo™ è sulla via del fallimento. Purtroppo lo stile di vita della nave e i benefici del tour escort rendono la cavallizzazione estremamente complicata.
Cominciamo dal cibo. A bordo i pasti sono diventati deleteri, in pratica mangio le stesse cose da quando sono imbarcato. Sono arrivato addirittura a includere l'insalata sia a pranzo che a cena, il che è tutto dire. Tutto ciò comporta che ogniqualvolta mi ritrovo in un'escursione con pranzo mi abbotto di tutto ciò che trovo. Considerando il fatto che la cucina scandinava è decisamente buona, ecco che la panza avanza. Oggi ad esempio mi sono strafogato di salmone e dolci vari. Ovviamente dopo pranzo ho schiacciato un ottimo pisolino sul bus (passione per il lavoro prima di tutto), risvegliandomi con un ruttino. Inutile dire che i passeggeri mi adorano.
Come se non bastasse il ricambio di equipaggio ha tagliato le gambe alla mia attività ginnica. Dopo 8-9 mesi di contratto i miei amici filippini sono sbarcati quasi tutti e le nuove leve non sembrano afferrare in pieno la filosofia di Davide e dello sdighede sdaghede. Anzi non sembrano afferrare nulla, mortacci loro. Per farmi passare un peso c'ho messo un quarto d'ora. Poi dici che la gente è razzista... Comprenderete che la mia voglia di andare in palestra è scemata.
Comunque la speranza è l'ultima a morire e non so quanto tempo mi manchi da passare sulla nave. Tutto è possibile.
Mi è giunta anche la notizia dall'Italia che nemmeno il grande Geo è riuscito nell'impresa quindi mi sento rincuorato.
Nel frattempo sono passati più di tre mesi dal mio imbarco e continuiamo con il giro del nord Europa. I fiordi sono fantastici. Oggi ero in escursione sul Monte Dalsnibba, a 1500 mt, nel bel mezzo di una nevicata. Dovete sapere che secondo una tradizione norvegese bisogna impilare delle pietre sulle montagne, delle torrette in pratica, per attirare la buona sorte; così facendo inoltre si ha la certezza di tornare in Norvegia almeno una volta nella propria vita. Allora io, stoicamente, ho affrontato neve e vento per fare una di queste pile e con le mai congelate sono riuscito nell'impresa. Solo dopo mi sono ricordato che sarò in Norvegia ogni due settimane fino alla fine del contratto. Duce a me.
Purtroppo le possibilità di accedere a internet sono poche e fatte male, visto che fondamentalmente sto in culo al mondo. Ricordatevi però che so mejo io e vinco bene.

Come di consueto, bella pevvoi.
Ma soprattutto bella pemmè.

lunedì 7 giugno 2010

E' una vitaccia

La vita nel nord europa è davvero dura. Andare in escursione in mezzo a svedesi, estoni, danesi, norvegesi e russe è difficile. Ho spesso dovuto far leva su tutta la mia forza di spirito per non rimanere a terra. E' una vitaccia.
Vi scrivo dopo 2 settimane di questo itinerario, in cui alterniamo capitali baltiche e fiordi; posti fantastici, città assolutamente da visitare e paesaggi mozzafiato. In fondo mi trovo nelle terre dei vikinghi!
Tra l'altro per arrotondare lo scarso stipendio da tour escort abbiamo iniziato il commercio illegale di sigarette: nei fiordi le sigarette costano un sacco mentre a bordo il prezzo per il crew è di 25 euri. Bene, io e una mia collega abbiamo preso accordi con un ragazzo argentino per portargli una stecca alla modica cifra di 36 euri. Alla fine ci guadagnamo entrambi!
Qui prosegue tutto bene, l'equipaggio sta cambiando. Ormai sono poche le persone che c'erano anche al mio imbarco (apparte filippini e indiani che si fanno 8-9 mesi di contratto) ad esempio il mio ufficio e quasi del tutto rinnovato.
La nave sembra aver preso una piega più divertente e festaiola, il che è molto ottimo.
Ora potrete immaginare quanto sia impegnato a spiegare ai nuovi arrivati che so mejo io. Alla fine però se ne accorgono da soli.
Per quanto riguarda gli attacchi degli zombie, state tranquilli. Se l'attacco partisse dalla Norvegia, ci penso io a risolvere la situazione.
Mi rendo conto che non tutti capiranno l'ultima parte...non fateci caso!

Di nuovo, bella pevvoi.
Ma soprattutto bella pemmè!